La OpenNet Initiative ha contato, fra i 40 paesi e il territorio palestinese che rientrano nel suo bacino d’analisi, 25 paesi del mondo che bloccano siti web riguardante argomenti scomodi. Cina, Iran, Myanmar, Siria, Tunisia e Vietnam sono i paesi che applicano maggiormente una censura di tipo politico. Iran, Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Yemen invece si distinguono per aver applicato filtri a siti socialmente “pericolosi” e contenenti materiale pornografico e gay. La Corea del Sud tende a censurare solo le informazioni riguardanti la sua rivale vicina Corea del Nord. Russia, Israele e Palestina, nonostante i conflitti interni, non hanno dimostrato nessun tipo di intolleranza nei confronti dei contenuti che girano in rete. Lo studio è stato realizzato in collaborazione con i ricercatori di Cambridge, dell’università di Oxford, di quella di Harvard e dell’università di Toronto.
Sono 25 i paesi del mondo che censurano il web

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