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Telepace riduce la redazione e subisce accuse di lavoro nero

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Monsignor Guido Todeschini presidente e responsabile dell’emittente Telepace, ha confermato l’intenzione di licenziare quattro giornalisti, senza voler avviare un confronto con il sindacato, Fnsi. Con una dichiarazione congiunta, Fnsi e Associazione stampa romana notizia Fnsi definiscono inaccettabile ”l’insensibilita’ dimostrata  dall’azienda. Lo stesso Todeschini ha inspiegabilmente rifiutato di prendere in considerazione qualsiasi proposta avanzata dalla Fnsi e dall’Associazione stampa romana tendente a una soluzione concordata per la salvaguardia dei posti di lavoro”. Per Fnsi e Asr ”E’ inaccettabile che proprio la televisione voluta dal Vaticano per raccontare e trasmettere in tutto il mondo, anche attraverso il satellite, l’attivita’ e la missione apostolica del Santo Padre decida di chiudere la redazione romana delegando l’attivita’ di informazione alla sede di Verona. Risulta anche inaccettabile – prosegue la nota – l’insensibilita’ dimostrata dall’azienda di fronte al dramma occupazionale dei colleghi che intende espellere traumaticamente dal mondo del lavoro senza alcun ammortizzatore sociale”. Un atteggiamento, sottolineano Fnsi e Asr, ”che va contro ogni etica e manifesta un incomprensibile cinismo nei confronti dei lavoratori”. Fnsi e  Asr, conclude la nota, ”sono al fianco dei colleghi di Telepace, li tuteleranno in ogni sede e con ogni mezzo e contrasteranno eventuali tentativi dell’azienda di trasferire a strutture esterne la realizzazione di prodotti informativi”.La questione ha avuto anche strascichi diplomatici. La Tv è sostanzialmente un organo della Santa sede, e diverse interrogazioni stanno giungendo alle rappresentanze vaticane. Il quotidiano francese Le Monde ha dedicato alla vicenda un ampio articolo. 

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