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The Guardian e Observer riducono le perdite

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Se l’editoria italiana piange, quella britannica certamente non sta vivendo il suo periodo migliore, anche se i grandi quotidiani, come The Guardian e Observer (editi entrambi da Guardian news & Media), stanno risalendo la china . Le due testate hanno chiuso l’anno fiscale 2013-14 con perdite di poco superiori ai 30 milioni di sterline. L’editore ha registrato un aumento del 6,8% delle entrate complessive, giunte a 210,2 milioni di sterline , con i ricavi provenienti dalla stampa rimasti stabili, a 140 milioni. In crescita, invece, gli introiti provenienti dalle attività digitali, balzati a 69,5 milioni di sterline (+24%) , grazie soprattutto alla nuova applicazione mobile del gruppo, che catalizza oltre 840mila lettori e all’incremento degli abbonamenti su tablet e computer (+150% su base annua). La perdita è data in parte dagli investimenti massicci per la creazione di guardian.com, sito di The Guardian che ha riorganizzato le proprie redazioni britanniche in un nuovo spazio online, aggiungendovi la prima redazione americana, e in parte dalle attività collaterali di Guardian Australia, oltre al poco remunerativo mercato della pubblicità.

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