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Torna dopo due anni il Palio di Siena: dieci contrade a confronto

Palio

Riparte, dopo due anni di inattività, l’evento simbolo della tradizione italiana nel mondo. Sabato 2 luglio il Palio di Siena si esibisce in Piazza del Campo e vede contrapposte dieci contrade. Per la prima volta la Fanfara della Polizia si esibisce all’evento. Prima della pandemia, il Palio di Siena era stato cancellato solo il 16 agosto 1723 per la morte del granduca Ferdinando II di Toscana, nel 1855 per un’epidemia di colera, poi il secolo scorso nel 1940 e nel 1944 a causa della Seconda guerra mondiale

Le dieci contrade che si sfidano al Palio di Siena

Ufficializzate le accoppiate cavallo-fantino decise nel pomeriggio dopo l’assegnazione dei cavalli alle contrade. Antonio Mula su Vitzichesu nel Valdimontone; Giovanni Atzeni detto Tittia su Zio Frac nel Drago; Carlo Sanna detto Brigante su Schietta nell’Istrice. Poi Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su Viso d’Angelo nella Torre; Elias Mannucci detto Turbine su Una per Tutti nella Pantera; Andrea Coghe detto Tempesta su Volpino nel Leocorno. Enrico Bruschelli detto Bellocchio su Reo Confesso nella Lupa; Stefano Piras detto Scangeo su Uragano Rosso nel Bruco; Giuseppe Zedde detto Gingillo su Zentile nella Chiocciola; Valter Pusceddu detto Bighino su Vankook nella Civetta. Le contrade esistono dal Settecento. Ma le loro origini risalgono intorno all’anno Mille, quando a Siena nacquero le prime associazioni che offrivano servizi ai pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena.

Si riparte dopo il Covid

Già l’anno scorso il sindaco Luigi De Mossi aveva provato a organizzare un Palio straordinario ma non fu possibile correrlo per le restrizioni vigenti. “Questa festa che scansiona i tempi dell’anno a Siena è mancata tanto; tutti avevano bisogno della loro festa” – dice De Mossi – “Già dopo la presentazione del drappellone si è sentito un sentimento comune e collettivo”. Il Palio del 2 luglio è detto in riferimento alla ricorrenza cattolica, e il primo dei due che normalmente si corrono in Piazza del Campo in un anno. Il secondo è quello “dell’Assunta” e si tiene il 16 agosto. Si tratta di una delle rievocazioni storiche più famose e longeve al mondo. Uno spettacolo medioevale in cui tutto è consentito e che si porta dietro amicizie e rivalità profonde. 

Cavalli e fantini

Al Palio partecipano ogni anno, a turno, dieci delle diciassette contrade esistenti, in modo che nessuna arrivi a saltarne due di fila. In Piazza del Campo ogni contrada è rappresentata da un fantino e da un cavallo. L’equino è considerato il vero rappresentante della contrada, dato che può vincere anche senza il suo fantino. Quest’ultimo viene ingaggiato a suon di denaro da una contrada. In realtà non si tratta più di cavallerizzi fedeli e incorruttibili come un tempo. In cambio di ulteriori soldi possono infatti danneggiare un rivale o perdere appositamente la gara. I cavalli vengono poi assegnati alle contrade in modo casuale soltanto pochi giorni prima della corsa. Ciò comporta che le contrade debbano decidere alla svelta che strategie adottare e quale fantino ingaggiare, a seconda del cavallo ricevuto.

di Alessandro Bonsi

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