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Tv francese: cosa succede dopo i tagli pubblicitari?

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Da mercoledì pomeriggio la questione pubblicità e reti pubbliche è al riesame al Senato e il ministro della cultura francese Christine Albanel ha presentato per la seconda volta il progetto di legge: 200 salariati in meno per France2 e France3. I manifestanti e le opposizioni non sono mancati fuori dal Senato, intanto lo spot andato in onda ieri alle 19h56 su France3 ha raggiunto cifre intorno ai 12 mila 600 euro, seguito da quello andato in onda sulla stessa rete alle 19h25 per 12 mila 300 euro. Il primo giorno esente da pubblicità aveva registrato più telespettatori davanti alla televisione francese e in anticipo rispetto all’orario consueto. Solo 5 minuti dopo la fine del telegiornale i programmi in prima serata avevano avuto inizio e la pubblicità era riapparsa sulle reti pubbliche dopo le 6 del mattino successivo. I programmi erano cominciati lunedì 5 gennaio alle 20h35 (prima della soppressione l’orario di inizio era le 20h50) e avevano totalizzato un audience di 3,1 milioni di telespettatori supplementari rispetto agli altri giorni di programmazione. Charles Juster, direttore della comunicazione dell’istituto Médiamétrie, ha commentato in modo piuttosto moderato i dati: “ Bisogna dare il tempo necessario per valutare i cambiamenti di comportamento del pubblico ”. France1 con la fiction ‘Avalanches’ aveva totalizzato 7,81 milioni di telespettatori (28,2%), seguita da France2 con ‘Rendez-vous en terre inconnue’ con 5,86 milioni (21%), France3 con il gioco ‘Questions pour un champion’ con 3,29 milioni (11,9%) e M6 con il film ‘Podium’ con 3,11 milioni (11,3%). Molti dibattiti e meno di un anno per giungere al risultato tanto atteso dai francesi stufi della pubblicità indesiderata.

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