Il commissario Ue per le telecomunicazioni Neelie Kroes ha annunciato i primi dettagli di una riforma delle regole Ue sulla banda larga che dovranno essere approvate entro la fine dell’anno e resteranno i n vigore “ almeno fino al 2020 ”. L’intenzione è quella di fornire un ambiente di c ertezza giuridica e legale stabile che permetta agli operatori di tlc di sbloccare e rilanciare gli investimenti nella banda larga, che languono da tempo. Elementi chiave del nuovo pacchetto saranno regole anti-discriminazione per evitare che a essere avvantaggiati siano gli ex monopolisti e più f lessibilità dei prezzi d’accesso all’ingrosso ai servizi di nuova generazione, che non dovranno più essere solo legati ai costi. Kroes si è impegnata a mantenere invariati i prezzi per gli affitti della rete in rame che i grandi operatori storici come Telecom Italia, Telefonica o France Telecom fanno pagare ai nuovi operatori, come Fastweb in Italia, mentre in passato aveva minacciato tagli per spingere i principali operatori a migrare verso il nuovo mercato della fibra. Agli operatori più piccoli, il commissario Kroes ha invece offerto un quadro regolamentare “non discriminatorio ” che favorisca la concorrenza non solo sui prezzi, ma anche “sulla qualità e sui servizi ”
Ue, nuove regole per la banda larga

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