Secondo lo studio sul cosiddetto ‘Taste Tourism’ realizzato da Jfc i ristoranti stellati fanno bene ai territori e al turismo italiano.
L’Italia ospita 392 ristoranti Michelin, piazzandosi terza nella classifica dei Paesi col maggior numero di ristoranti stellati, dopo Francia (639) e Giappone (393).
Lo studio rileva che ogni ristorante 1 Stella genera benefici diretti sul territorio pari a 805 mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle Michelin, per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che “meritano il viaggio”, ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle Michelin, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno.
A livello provinciale, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano.
Si tratta di dati in netta crescita,, quello dell’indotto dei ristoranti Michelin lungo il Bel Paese; l’indagine infatti, condotta per la prima volta nel 2016, registra un importante incremento sull’indotto che passa da 280 milioni di euro a 438 milioni di euro nel 2023.
La cifra non include la spesa sostenuta nel ristorante stesso, ma interessa unicamente i settori dell’hotellerie, del commercio e dei servizi, con un importante impatto economico sul territorio nazionale.
Nel 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) e per il 2024 le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a quasi 500 milioni di euro totali (498 milioni di euro).
L’analisi identifica Stati Uniti, Francia e Germania come i paesi più rappresentati dalla clientela straniera. Il 74,6% della clientela estera e il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (circa 355 min €), del commercio (48 man €) e dei servizi locali (35 mld €).