I 511,4 milioni di euro destinati al fondo unico per lo spettacolo sono diventati 456 diminuendo del 11% a causa della legge che prevede una ritenuta per la spesa corrente di tutti i ministeri. La quota stanziata dalla Finanziaria 2008 è stata ripartita tra i vari settori di attività: alle fondazioni lirico sinfoniche è andato il 46,69%, al cinema il 19,50%. Il sottosegretario Agis, Elena Montecchi, sta avviando le procedure necessarie a sbloccare parte dell’accantonamento che corrisponde a un importo di 15 milioni. Alle attività teatrali di prosa va il 16,27%, alle attività musicali il 13,74%, alla danza il 2,10%, ai circhi spettacolo e viaggianti l’ 1,48% e all’osservatorio dello spettacolo lo 0,22%. L’Associazione generale dello spettacolo ha dichiarato che “la mancata disponibilità totale del Fus incide in maniera fortemente negativa sull’economia e sulla programmazione delle imprese di spettacolo”.
456 milioni di euro per l’industria dello spettacolo

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