I ricercatori che vogliono rientrare possono contare sui fondi messi a disposizione dal ministero dell’Università
C’è tempo fino alle 12.00 del 4 giugno 2025 per presentare le domande per il bando con cui il ministero dell’Università spera di riportare in Italia ricercatori che lavorano in atenei o enti di ricerca all’estero. Attraverso la piattaforma online https://www.gea.mur.gov.it è possibile inviare le proprie proposte in inglese, ammesso di avere i requisiti di base: essere ricercatori o ricercatrici giovani, con uno Starting Grant o un Consolidator Grant Erc e attualmente occupati all’estero.
Coloro che vogliono sviluppare un proprio progetto in Italia potranno contare su un finanziamento complessivo di 50 milioni di euro da parte del MUR. Ogni proposta può ottenere al massimo un contributo di un milione e deve prevedere una durata massima di 36 mesi. Il 40% dei fondi sarà destinato ad hoc per progetti da sviluppare nel Mezzogiorno.
“Abbiamo preso la strada che porterà a un’inversione di tendenza: sarà sempre più attrattivo fare ricerca in Italia – spiega la ministra Bernini -. Con questo piano finanzieremo infatti il rientro o l’arrivo di tanti ricercatori, alcuni rientreranno nel nostro Paese ma dopo aver fatto importanti esperienze all’estero, altri vi arriveranno per la prima volta. In Italia troveranno un sistema di infrastrutture all’avanguardia e in continuo aggiornamento. È il modo più virtuoso per fare un salto di qualità, unire esperienza, talento e innovazione”.
di Daniela Faggion