Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

21 Dicembre 2022 | Attualità, Economia

Cibo italiano, export da 60 miliardi

Il traino è nel vino, dice Coldiretti. I prodotti dell’agroalimentare crescono in Europa e Stati Uniti, rallentano in Cina e Russia

 

Secondo Coldiretti, se il trend di crescita verrà confermato dagli ultimi dati dell’anno, nel 2022 l’export agroalimentare italiano nel mondo raggiungerà quota 60 miliardi segnando un vero e proprio record storico. Il traino è dato da prodotti base come il vino, che guida la classifica del Made in Italy più esportato, seguito dall’ortofrutta fresca.

Vino e ortofrutta guidano l'export agroalimentare italiano

Vino e ortofrutta guidano l’export dell’agroalimentare italiano

Certo, non mancano le ombre del periodo, dovute al conflitto in Ucraina e ai rincari energetici, ma l’analisi della principale associazione italiana dei coltivatori, stilata sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi dieci mesi dell’anno, evidenzia un balzo del +17,8% per l’alimentare nonostante la guerra iniziata a febbraio, le tensioni internazionali sugli scambi di beni e servizi, la crisi energetica e l’inflazione.

 

In lizza coi würstel

La Germania resta il principale mercato di sbocco per l’agroalimentare italiano, che là fra gennaio e ottobre ha segnato un +13%. A seguire gli Stati Uniti, dove la percentuale di crescita è addirittura superiore (+20%), e la Francia con un incremento degli acquisti di cibo italiano del 17%. Senza badare ad alcuna “rivalità”, evidentemente. Ottimi risultati anche al di là della Manica: nonostante la Brexit l’export gastronomico dall’Italia è cresciuto in Gran Bretagna del 18%.

Un banco di frutta e verdura a un mercato

Un banco di frutta e verdura in un mercato italiano

Cala l’export con Cina e Russia

Un mercato che ha registrato un forte aumento della domanda di italian food è la Turchia (+25%). Peggiora invece la situazione degli scambi alimentari con la Cina (-21%), su cui pesano probabilmente gli strascichi della gestione Covid, e con la Russia (-7%), fra sanzioni e guerra.

 

Margini di miglioramento

Secondo il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e con il resto del mondo, per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. In concreto, sottolinea, occorre lavorare su due fronti: il primo, cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno danneggia il Paese penalizzando le opportunità di export; il secondo, valorizzare il ruolo strategico dell’Istituto per il Commercio Estero (con il sostegno delle ambasciate) per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati.

di Daniela Faggion

Prodotti tipici italiani

Guarda anche:

Torino e le altre: vietato fumare all’aperto

L’ultima nel nostro Paese a introdurre limitazioni sul fumo negli spazi pubblici è Torino. Milano mira a diventare città smoke-free nel 2025. In UK, stop totale al fumo ai minori di 15 anni. Ha...
boy-horse-mongolia-Kanenori

Nasce il naMec, per studiare la Mongolia dall’Italia

A metà fra le università di Firenze e Parma è il primo centro interuniversitario italiano rivolto al paese asiatico ma anche alle questioni del nomadismo, anche in relazione al cambiamento climatico...
GIOVE - 8385

Un’italiana a caccia di acqua nello spazio

Elena Pettinelli guida un team che punta a scoprire se la fonte primaria di vita per l'uomo sia presente anche sulle lune di Giove Penetrare il ghiaccio e trovare l'acqua sulle Lune di Giove. Ha...