Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

11 Novembre 2023 | Ambiente, Innovazione

Dalle mosche la pellicola per proteggere il cibo

L’invenzione è nata da un progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa: sono diverse protezioni a base di chitosano

Si mettano il cuore in pace i nonni che ci hanno insegnato a proteggere il cibo dalle mosche: adesso proprio dall’esoscheletro degli insetti – mosche comprese – si generano imballaggi ecologici per il cibo. Si tratta di protezioni a base di chitosano che possono essere spray, liquidi, in pellicola o in formato vaschetta. Questa novità per abbattere l’impiego della plastica nel packaging arriva dal progetto europeo Prima Fedkito che si è appena concluso all’università di Pisa. A coordinarlo Barbara Conti, docente del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali.

“Il chitosano – osserva la scienziata – è una sostanza del tutto naturale e biodegradabile con molteplici impieghi in agricoltura biologica e nell’industria cosmetica, farmacologica, medica, veterinaria e tessile. Generalmente si ricava dall’esoscheletro di crostacei o dalle pareti cellulari dei funghi, ma anche dagli insetti. Seguendo un criterio di economia circolare per produrlo abbiamo utilizzato la mosca soldato nera, allevata su scarti organici della filiera alimentare”.

A seconda delle caratteristiche dei cibi hanno preso forma diversi imballaggi: pellicola, vaschette, spray per proteggere vari alimenti quali frutta, verdura, carne, formaggi e prosciutti in stagionatura. Per potenziare il chitosano, i ricercatori hanno aggiunto oli essenziali che già da soli hanno proprietà insetticide e fungicide, ottenendo “imballaggi aromatizzati in modo diverso, con un valore aggiunto dal punto di vista sensoriale”, in grado di “esaltare le caratteristiche organolettiche e l’aspetto brillante” di determinati cibi.

In questo bagno di innovazione, non poteva mancare anche un apporto tecnologico. Nell’ambito della sperimentazione, infatti, sono stati prodotti anche imballaggi sostenibili e smart, con biosensori di nuova generazione da applicare sulle confezioni in chitosano. Così è possibile monitorare la presenza e la quantità di contaminanti, batteri, micotossine e – in definitiva – la qualità stessa del cibo confezionato.

di Daniela Faggion
Nuove forme di protezione per il cibo - Shutterburg75

Guarda anche:

Foreste protagoniste contro la crisi climatica per gli italiani

Una ricerca dell’Università degli Studi di Bari rivela gli aspetti chiave del rapporto della popolazione con i boschi. Come la tendenza a sovrastimare la superficie forestale reale sia nazionale sia...
Keep_Clean_and_Run_intervento_scuole_2

Keep Clean and Run sulla via Francigena Sud

Il plogging più lungo del mondo in corso dal 25 al 30 ottobre per promuovere educazione ambientale e cura del territorio Torna Keep Clean and Run, evento simbolo del plogging in Italia e nel mondo,...
borg-insspirito

Al NOI Techpark di Bolzano il laboratorio per una AI responsabile

Tecnologia, formazione e collaborazione nel nuovo hub altoatesino. Perché secondo LinkedIn il lavoro umano evolverà, senza sparire È stato ufficialmente inaugurato il Lab.ai, il nuovo laboratorio...