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6 Aprile 2024 | Attualità

Carbonara day, il piatto più replicato al mondo compie 70 anni

Guanciale, uovo, pecorino romano e pepe. La ricetta della carbonara compie 70 anni e oggi, 6 aprile, si festeggia il Carbonara day, celebrazione social del piatto più amato, imitato e modificato nel mondo. Ad avere l’idea di dedicare una giornata alla carbonara sono stati i pastai di Unione Italiana Food per onorare a colpi di battaglie culinarie tra puristi ed ‘eretici’ della ricetta, chef e appassionati di cucina o del buon cibo.

Per partecipare all’evento web le regole sono semplici: il 6 aprile, a partire dalle ore 12 basterà seguire gli hashtag #CarbonaraDay e #Carbonara70 e cimentarsi nella propria versione del piatto in diretta video, condividendo opinioni, foto e consigli su Instagram, Facebook e Twitter. Se poi si vuole passare dal virtuale al reale basta controllare i calendari degli eventi cittadini organizzati in tutta Italia.

Storia della ricetta

La prima ricetta della carbonara pubblicata in Italia risale all’agosto del 1954 sulle pagine del periodico ‘La Cucina Italiana’. Gli ingredienti previsti dalla ricetta di quegli anni erano: pancetta, gruviera, uno spicchio d’aglio, uova, sale e pepe.

Quanto alle origini, una delle ipotesi è che la carbonara sia nata nel 1944 dall’incontro fra la pasta italiana e gli ingredienti della ‘Razione K’ dei soldati americani (tuorlo d’uovo in polvere e bacon). Risalendo la Penisola, i militari americani accompagnavano la ‘Razione K’ agli spaghetti per integrare la dose di carboidrati. Altra ipotesi accreditata è che a inventare il piatto siano stati i carbonai appenninici (carbonari in romanesco), che lo preparavano usando ingredienti poveri e di facile reperibilità e conservazione.

La carbonara in questo caso sarebbe l’evoluzione del piatto detto ‘cacio e ova’, di origini laziali e abruzzesi. Un’altra ipotesi ricondurrebbe l’origine della ricetta alla cucina napoletana. Questa tesi individua in alcune ricette presenti nel trattato del 1837 Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti una possibile origine della pietanza.

 

di Serena Campione

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