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1 Giugno 2007 | Innovazione

Viviane Reding: a ottobre la riforma delle tlc

Il commissario Ue ai media e alle tlc Viviane Reding ha annunciato oggi ad Atene la messa a punto di un nuovo quadro di regole europeo sulle tlc entro la fine di ottobre. Per la commissaria occorre rafforzare i poteri della Commissione Ue in materia di telecomunicazioni, aumentando la sua vigilanza sui mercati nazionali e facendone una vera e propria Authority europea delle tlc, supportata dalle Autorità dei vari Stati membri. “La Commissione Ue – spiega Reding – sta completando la messa a punto di un  nuovo quadro regolatorio nel settore europeo delle Tlc . E alla fine di ottobre pubblicheremo una proposta concreta sulla quale poi si dovrà decidere insieme al Parlamento e al Consiglio europei. I due pilastri della proposta sono assicurare la concorrenza, in particolare nel settore della banda larga, e completare la realizzazione del mercato interno delle Tlc”. Quello delle  telecomunicazioni è “chiaramente un campo dove abbiamo bisogno di più Europa , non di meno Europa. In molti Paesi della Ue vedo le authority nazionali ostacolate nel fare il loro lavoro, sia perché non sono sufficientemente indipendenti, sia per mancanza di strumenti e risorse adeguate. In molti casi, poi, la cooperazione tra i regolatori nazionali non è sufficientemente sviluppata per affrontare adeguatamente questioni trasnazionali o che hanno un impatto sulla concorrenza del mercato interno”. La Reding, a proposito della vicenda del roaming, sottolinea come in Europa ci sia ” già un regolatore delle tlc europeo, ed è la Commissione Ue , che è una istituzione europea realmente indipendente e sopranazionale . Se noi crediamo veramente in un mercato interno per gli operatori telecom e per gli utenti, la riforma delle regole comunitarie dovrà perciò rafforzare la vigilanza della Commissione Ue sui mercati nazionali”. La Ue sta “lavorando anche su come migliorare il lavoro dei regolatori nazional i e su come combinare il loro lavoro in una nuova logica europea. L’attuale quadro di una cooperazione non ben definita tra le authority nazionali, infatti, è chiaramente insufficiente per affrontare le sfide dell’era digitale. Quindi, il nostro lavoro nelle prossime settimane sarà quello di trovare un equilibrio tra il bisogno di soluzioni federali quando necessario e di una decentralizzazione quando possibile”.

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