Gli estratti botanici della salvia, ricchi di fitocostituenti, rappresentano una risorsa utile per scoprire terapie che potrebbero colpire la senescenza e quindi migliorare la salute.
Pianta nota per le sue proprietà medicinali fin dall’antichità, per le sue proprietà antisettiche, antisudorifere, carminative, stomachiche, ecc., la salvia è un suffrutice molto aromatico diffusamente coltivato e naturalizzato in Italia, dove è spontanea nelle regioni meridionali e indigena nel triestino, le cui stazioni si collegano attraverso l’Istria al suo areale, che si estende dalla regione balcanica alla Turchia e all’Egitto.
Ora il gruppo di ricerca dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, guidato da Andrea Alimonti e Monica Montopoli, ha scoperto nella varietà Salvia haenkei (Haenkenium, Hk) una nuova possibile arma anti-invecchiamento, in grado di colpire in modo specifico le cellule senescenti.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Aging, dove sono stati presentati i risultati dei test in vitro e in vivo su topi, trattati con l’estratto Hk disciolto nell’acqua, che ha significativamente aumentato la sopravvivenza degli animali rispetto ai non trattati.
I dati mostrano come l’estratto Hk possa essere considerato un senoterapeutico, uno tra i più potenti agenti terapeutici in grado di ridurre le cellule senescenti, con valori decisamente superiori a molti prodotti già in commercio come il resveratrolo o la quercetina.