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21 Settembre 2024 | Attualità

Conserve fatte in casa, una tradizione made in Italy

Marmellate, passate, sottoli e sottaceti. Settembre è il mese in cui inizia il rito delle conserve, una tradizione molto apprezzata anche dai giovani e su cui Coldiretti/Ixe’ ha condotto un’indagine.

Ogni anno, in vista dell’autunno, c’è una tradizione tutta italiana che inizia nel mese di settembre e coinvolge una famiglia italiana su cinque (21%). Si tratta del rito delle conserve fatte in casa, una pratica per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% made in Italy, con un’importante riduzione degli sprechi.

In occasione della giornata promossa nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica in tutta Italia, in cui cuochi contadini si sono impegnati in dimostrazioni pratiche su come realizzare tra le mura domestiche la “conserva perfetta”, Coldiretti/Ixe’ ha condotto un’indagine sul fenomeno. È emerso che la passata di pomodoro è il prodotto più popolare, seguita da sottoli e sottaceti e dalla classica marmellata. Un dato sorprendente riguarda la fascia di età dei sostenitori delle conserve home made, 18-34 anni, che secondo l’analisi è segno di una tendenza tra i giovani a voler recuperare le ricette della tradizione e a una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla genuinità di quanto si porta in tavola. Un’esigenza spinta anche dagli effetti dei cambiamenti climatici che rischiano di impattare pesantemente sulla disponibilità di alcuni prodotti.

Rispetto alla preparazione, ogni conserva ha delle regole differenti e ben precise. La passata di pomodoro, per esempio, prevede la selezione e il lavaggio accurato dei frutti, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. I sottoli fatti con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati.

Per le marmellate invece bisogna lavare la frutta preferita, che va poi tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare. Una opportunità che secondo Coldiretti consente di utilizzare frutta molto matura la quale, proprio per tale motivo, si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare gli sprechi.

C’è una regola che vale su tutte: per tutti i prodotti è importante scegliere frutta o ortaggi di qualità, meglio se 100% italiana e direttamente dagli agricoltori, poiché è la più sicura e assicura il rispetto di precise regole sulla tutela dell’ambiente e della qualità. Un modo anche per garantirsi la certezza dell’origine dato l’obbligo dell’indicazione della provenienza in etichetta che al momento c’è sulla passata di pomodoro ma manca ancora per confetture, marmellate e conserve vegetali. Una questione su cui Coldiretti si sta mobilitando per una proposta di legge europea.

di Antonietta Vitagliano

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