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10 Ottobre 2024 | Attualità, Innovazione

Nascono in Italia alcuni degli apparecchi spaziali più potenti del momento

Quando si parla di progetti fuori dall’atmosfera stabilimenti di Roma, Milano e Firenze danno spesso un contributo fondamentale

Il satellite Sentinel 1C del programma Copernicus è realizzato in buona parte in Italia, negli stabilimenti di Thales Alenia Space a Roma e in quelli di Leonardo a Nerviano, in provincia di Milano, per le unità di potenza e a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, per i sensori d’assetto che consentono di seguire i movimenti del satellite e mantenerlo sulla rotta voluta.

Sempre a a Campi Bisenzio sono nate le unità ottiche dei 26 telescopi di Plato, osservatorio dell’Agenzia Spaziale Europea creato per cercare pianeti simili alla Terra osservando porzioni di cielo che comprendono fino a 200mila stelle alla volta. Il coordinamento è quello dell’Agenzia Spaziale Italiana e la supervisione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, con la collaborazione dell’Università di Berna, Thales Alenia Space e Medialario.

L’Italia è dunque un polo di eccellenza per le apparecchiature che devono sondare i cieli. Sentinel 1C, in partenza il 7 ottobre per la Guyana Francese in vista del lancio di fine anno, ha il compito di garantire la continuità dei dati della famiglia Sentinel 1. Il suo radar ad apertura sintetica consente rilevazioni anche di notte e con le nuvole e l’obiettivo è quello di fargli raccogliere dati utili a livello ambientale, ad esempio su deforestazione e ghiacciai, movimenti di suolo e vulcani, nonché le attività in mare. Un interesse scientifico, ma anche economico, ha spiegato Simonetta Cheli, a capo del direttorato dell’Esa per l’Osservazione della Terra: terremoti e cataclismi climatici cominciano ad avere una notevole rilevanza per le assicurazioni, ad esempio.

L’osservatorio Plato, atteso in orbita nel dicembre 2026, potrà andare a riconoscere oscillazioni minime di luce, così da definire i movimenti dei pianeti, le caratteristiche della loro atmosfera e, naturalmente, segnali che lascino intuire una possibile presenza di vita. La presenza di 26 telecamere puntate simultaneamente sulla stessa porzione di spazio garantiranno una precisione senza precedenti.

di Daniela Faggion

La Via Lattea vista dall'Italia - ChiemSeherin
Di <a href="https://www.telepress.news/author/daniela-faggion/" target="_self">Daniela Faggion</a>

Di Daniela Faggion

Emiliana di nascita, non ho ancora deciso dove mi piacerebbe mettere radici: nel frattempo sto in prestito a Milano dal 2000. Giornalista pubblicista dal 2003 e professionista dal 2006, ho lavorato per diversi media e pubblicato due libri. Scrivo per Telepress dal 2022 e mi occupo di attualità, scienze, ambiente, ed enogastronomia, sempre per raccontare l'Italia vista dal mondo e l'Italia in giro per il mondo.

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