Oltre 60 i marchi importanti presenti all’evento voluto dall’Istituto italiano di Cultura di Dublino
Si intitola “Italia Geniale – Design enables” la mostra organizzata fino al 27 marzo a Dublino dall’Istituto italiano di cultura, in collaborazione con l’ambasciata d’Italia in Irlanda; Italian Trade and Investment Agency e Camera di Commercio Italo-Irlandese. Il progetto vuole valorizzare il patrimonio italiano di marchi e brevetti, toccando la storia, la cultura della materia e della tecnica e intrecciandosi con il progresso del design.
Cinque sono i temi attraverso cui rileggere creatività e design made in Italy: mobility (mobilità), health and well-being (salute e benessere), imagination (immaginazione), relationships (relazioni), work (lavoro). In mostra ci sono pezzi che uniscono tecnologia e stile di Ferrari, Poltrona Frau, Flos, Artemide e Olivetti, e alcune innovazioni all’avanguardia come quelle di Arduino e Mogu.
Cinque quindi le aree tematiche della mostra:
Move-able: oggetti che promuovono la libertà di muoversi e di farlo in modo sostenibile, rispettando se stessi.
Live-able: Oggetti che hanno a che fare con l’integrità fisica e mentale e che hanno al centro il tema della cura di sé e degli altri.gli altri e l’ambiente.
Relation-able: artefatti che supportano o attivano le relazioni tra le persone.
Imagin-able: immaginare, creare mondi, inventare storie e renderle parte della nostra identità.
Work-able: oggetti, prodotti, servizi e sistemi funzionali e belli che facilitano il lavoro.
Presentata in occasione di Expo Dubai 2020, la mostra è stata riallestita secondo una nuova configurazione per essere esposta in tutto il mondo. È stata curata dal Museo del Design ADI (Associazione per il Disegno Industriale), che ospita l’intera collezione del premio Compasso d’Oro, istituito nel 1954 da Giò Ponti per celebrare il design made in Italy. Dalle sue collezioni, l’ADI ha selezionato oggetti storici e contemporanei che rappresentano la qualità e l’innovazione duratura del design italiano, molti dei quali premiati con il prestigioso riconoscimento.
di Daniela Faggion