Si è conclusa la tredicesima edizione del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi con l’assegnazione, oltre agli altri riconoscimenti, di una medaglia al Valore Civile per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e con l’orientamento dal parte della presidenza della Repubblica di organizzare un evento dedicato al mondo della stampa e dell’informazione il prossimo 18 settembre al Qurinale, come annunciato da Italo Moretti, presidente di Giuria. Il servizio “I bambini di Cana”, di Claudio Rubino, si è aggiudicato il premio “servizi da Tg” Gli altri riconoscimenti, consegnati sabato 9 giugno alla presenza del ministro delle Comunicazioni, sono stati assegnati a “Il nostro calcio libero”, di Enrico Testa, per la sezione “servizi fra i 4’ e i 15 minuti” e a “Khiam, sud del Libano: anatomia di una bomba”, di Flavio Masella e Angelo Saso, e “I capitani al Wold Social Forum”, di Gaia Stringelli, in ex aequo per le “inchieste oltre i 15 minuti”. Nel Premio Europa ha battuto la concorrenza “La Dernière Frontiere”, di Gilles Jacquier e il Premio della Critica è stato assegnato a “Stato di Paura. Scontro di Civiltà”, di Mauro Parissone e Roberto Burchielli. La manifestazione ha dedicato una sezione ai giovani che ha visto primeggiare “Lo schermo nella polvere – I mondiali visti dal Mozambico”, di Federica Cellini. L’edizione di quest’anno è stata dedicata alla memoria di Anna Politkovskja, alla quale è stato dedicato un premio per la libertà di stampa, ritirato dal figlio Ilya Politkovsky.
Il “Premio Ilaria Alpi” unisce il mondo della stampa

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