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19 Giugno 2007 | Innovazione

Banda larga fondamentale per lo sviluppo europeo

“Lo sviluppo di internet a banda larga è vitale per fare dell’Europa un’economia di punta fondata sulla conoscenza”. Lo sottolineano i deputati del Parlamento europeo che hanno votato oggi una risoluzione elaborata dal relatore svedese del Ppe Gunnar Hökmark.  In Europa, però, la banda larga è ancora limitata, soprattutto nelle zone rurali e poco accessibili come isole e montagne. Il rapporto di Hökmark sottolinea che un mercato unico con oltre 500 milioni di abitanti con una connessione a larga banda creerebbe “una massa critica di utenti unica al mondo” che aiuterebbe l’Europa a diventare appunto un’economia di punta. La risoluzione “invita le istituzioni comunitarie e gli Stati membri a promuovere la disponibilità di contenuti online, in particolare assicurandone un’adeguata protezione nell’ambiente digitale”. Secondo la risoluzione “gli investimenti privati sono essenziali” e “devono poter trarre vantaggio dai loro investimenti se si vuole stimolare ulteriormente la dinamica concorrenziale e fornire ai consumatori servizi migliori e una maggiore innovazione e scelta”.  Le autorità pubbliche svolgono comunque un ruolo  importante “per quanto riguarda la promozione dell’introduzione di reti a banda larga e ritiene che esse dovrebbero prendere in considerazione misure volte a incoraggiare la domanda e gli investimenti in infrastrutture fisse”. I finanziamenti pubblici “andrebbero utilizzati solo nel caso in cui l’installazione dell’infrastruttura della banda larga non sia economicamente fattibile per le imprese private”. Inoltre, “il finanziamento pubblico nazionale e comunitario dovrebbe essere neutro sotto il profilo della concorrenza e contribuire a investimenti commercialmente sostenibili”. Il rapporto invita gli stati membri a promuovere l’installazione di connessioni a banda larga in ciascuna scuola, università, centro educativo all’interno della Ue per fare in modo che “in futuro nessun bambino o cittadino che partecipi a un programma educativo sia scollegato in Europa”. I parlamentari pensano che “l’accesso generale alla banda larga costituisca una condicio sine qua non per lo sviluppo sociale e per il miglioramento dei servizi pubblici”.

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