La libertà di espressione garantita da internet su attualità e politica ha scatenato una blog-mania in Egitto sfociata nella fondazione del sito “ The Egyptian blog ring ”, che raccoglie 1.481 blog di fattura esclusivamente egiziana. Su “ Open arab ” è invece possibile apprendere i fondamenti del “cityzen journalism” attraverso la traduzione in arabo della guida di Stephen Franklin. Il successo esploso in Egitto ha richiamato l’attenzione dell’autorità governative che hanno minato proprio quella libertà d’espressione che ha raccolto i consensi degli internauti. L’ultimo arrestato in ordine di tempo è stato Omar Sharqawi , fermato mentre scattava foto per denunciare brogli nelle ultime elezioni del consiglio della Shura. “Non smetterò mai di scrivere, scrivere è la mia vita ed è l’unica cosa che qui mi permette di respirare”, ha affermato coraggiosamente Sharqawi dopo tre giorni di detenzione e maltrattamenti.
Blog e giornalismo “dal basso” in Egitto parlano arabo

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