5 Luglio 2007 | Attualità

La Pubblica Amministrazione scopre la posta elettronica certificata

Il rapporto annuale del Cnipa (centro nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione), presentato a Roma dal suo presidente Livio Zoffoli, ha evidenziato nel 2006 lo sviluppo del nuovo fenomeno della Pec, la posta elettronica certificata.  Il servizio consente di attestare l’invio e la consegna dei messaggi scambiati attraverso la posta elettronica con l’autenticazione di contenuto, data di spedizione e di ricezione. Alla fine del 2006 erano 15 i fornitori di servizi di Pec abilitati e il numero di caselle postali era stimato in 200mila, di cui 20mila intestate a uffici pubblici.   L’adozione massiccia di questo servizio potrebbe portare un risparmio di 160 milioni di euro , cifra addebitata ai 100 milioni di documenti scambiati annualmente dalle amministrazioni centrali, dei quali 20 milioni per raccomandata. A livello generale il rapporto ha segnalato una crescita dell’11% dei servizi disponibili in rete , con un totale di 260 milioni di transazioni effettuale online. Il presidente Livio Zoffoli ha tenuto a ricordare che “ l’informatizzazione della Pubblica amministrazione ha fatto passi da gigante , tanto che, secondo una recente rilevazione dell’Istat, l’Italia si colloca ben sopra la media europea in materia di disponibilità di servizi pubblici in rete, con una crescita di 9 punti in due anni, mentre l’offerta si presenta ancora disomogenea in termini di qualità e completezza”.  Zoffoli ha sottolineato inoltre che “lo sviluppo di questi sistemi è stato caratterizzato negli anni da approcci differenti, generalmente autonomi nelle scelte e nelle modalità di realizzazione. Ogni amministrazione, talvolta ogni settore o ogni dipartimento, ha privilegiato la ricerca di una risposta, quale che sia, alle pressanti esigenze di miglioramento rispetto alla necessità di una visione prospettica. È stato uno sviluppo addirittura impetuoso, almeno in alcune fasi, che ha costruito molti sistemi, non mettendo però in atto, se non in casi molto specifici, i necessari elementi di robustezza e stabilità”

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