È uno dei settori più vitali del momento, sta convincendo aziende e utenti e coinvolgendo internet, case di produzione e tv: si tratta dei video online che, secondo il Georgia Tech Information Security Center, potrebbero nascondere l’insidia di una diffusione di virus. L’evoluzione dei contenuti infetti sul web è partita dai messaggi di testo, allegati alle email, è arrivata alle immagini passando per i documenti pdf e, secondo l’analisi, approderà inevitabilmente “ai media player” “Gli internauti sanno che è meglio non cliccare sui messaggi sospetti, ma non si risparmiano dalla visione di tutti i video di YouTube”, ha spiegato Chris Rouland, responsabile dei sistemi di sicurezza di Ibm, per evidenziare l’entità che potrebbe assumere il problema nel momento in cui gli hacker dovessero mettere gli occhi, e le tastiere, sul sito di user-generated content.
Video online possibili canali per virus

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