Pasquale Pistorio, Riccardo Ruggiero e Carlo Buora si sono dimessi dai vertici Telecom Italia che occupavano rispettivamente come presidente del consiglio di amministrazione, vicepresidente esecutivo e ad-direttore generale. Le dimissioni avranno effetto dalla data del prossimo consiglio, che è stato convocato per il 3 dicembre prossimo per decidere di conseguenza, ponendo ai vertici Gabriele Galateri di Genola quale presidente e Franco Bernabé come amministratore delegato. Il problema è chi sostituirà invece Carlo Buora la cui uscita non era del tutto scontata: tra i soci, il posto in cda, spetterebbe a Generali in base ai rapporti di forza, ma secondo quanto si apprende da fonti finanziarie non verrebbe occupato dall’ad del Leone di Trieste Giovanni Perissinotto. La designazione dei nuovi vertici “permetterà di pianificare il futuro, di tornare a lavorare” , ha commentato l’amministratore delegato delle Generali Giovanni Perissinotto, “con quella serenità necessaria ad un mercato molto impegnativo e competitivo quale è quello delle telecomunicazioni”. Uno dei primi nodi che i due manager dovranno affrontare è la separazione della rete che, secondo l’ex monopolista, rende necessaria “una profonda revisione” delle regole delle telecomunicazioni italiano. Telecom chiede che si “incoraggi la realizzazione di infrastrutture aperte , lasciando agli operatori la possibilità di definire accordi commerciali per l’uso delle reti a condizioni di reciprocità”. Fastweb, Tele2, Wind, Vodafone, Aiip invece temono che “nella transizione verso le reti di accesso di nuova generazione il mercato si ri-concentri nelle mani di Telecom Italia, specialmente per quel che riguarda i servizi a banda larga”.
Dimissioni ai vertici di Telecom

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