Il quotidiano russo “Novie Izvestia” ha lanciato l’ allarme per la chiusura di un 2007 nero dal punto di vista della libertà di stampa nel paese . I dati raccolti dal Fondo per la difesa della glasnost (trasparenza) e pubblicati dalla testata evidenziano che è quasi triplicato il numero di fermi dei giornalisti: ne sono stati trattenuti dalla polizia circa 140. E’ anche triplicata la quota di sequestri di giornali che pubblicavano articoli scomodi : nel 2007 si sono avuti 92 sequestri, contro i 28 del 2006. Sono in aumento anche i casi di aggressioni contro rappresentanti dei mezzi di comunicazione, 75 nel 2007 contro i 56 del 2006. Ora, sottolineano gli esperti del fondo, è sotto tiro anche internet , fino a qualche tempo fa risparmiata dalla censura, strisciante o meno. Magistrati zelanti hanno ordinato il sequestro di vari siti, fatto tecnicamente poco realizzabile, e a Cità, in Siberia meridionale, è stato chiesto a un provider di limitare l’accesso ad alcuni utenti. Il provider ha declinato, spiegando che la legge non gli consente censure del genere. L’anno scorso sono stati registrati ufficialmente 1.502 casi di violazioni dei diritti della libertà di stampa , rispetto ai 1.345 del 2006. La stretta non ha risparmiato la stampa straniera: a una giornalista moldava rea di aver pubblicato articoli poco lusinghieri nei confronti della deriva autoritaria del Cremlino è stato negato, nonostante il regolare visto di lavoro, l’ingresso nel paese al ritorno da un viaggio all’estero.
Russia: 2007 anno nero per libertà stampa

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