Cattive notizie per gli operatori di telefonia mobile che hanno blindato il telefono cellulare della Apple con i loro abbonamenti da capogiro: oltre un quarto dei possessori dell’iPhone negli Usa lo utilizza su una rete diversa da quella di At& , operatore di riferimento negli States. Toni Sacconaghi, analista di Bernstein Research, ha spiegato che l’analisi delle vendite di Apple e AT&T indica che circa 1 milione e 450mila telefoni sarebbero “andati persi” alla fine del 2007 . Di questi, circa 480mila sarebbero in realtà nei depositi di AT&T, ma quelli restanti (un milione, vale a dire il 27% del totale) sarebbero stati invece “sbloccati” per funzionare sulle altre reti. I portavoce di Apple e At&t non hanno voluto commentare la notizia, ma la casa della mela aveva ammesso la scorsa settimana che il numero di telefonini “unlocked” era significativo. Un numero così consistente di iPhone sbloccati è motivo di preoccupazione per Apple, perché ciò equivale a una riduzione dei compensi di servizio da At&t, ricavo che ha un alto margine lordo e che ha alimentato l’ottimismo sui guadagni potenziali. Per esempio, ha spiegato Sacconaghi, se Apple raggiungesse l’obiettivo di vendere 10 milioni di iPhone entro la fine dell’anno fiscale 2008 ma il 30% di essi fossero sbloccati, i ricavi sarebbero minori di 500 milioni di dollari e i profitti sarebbero inferiori del 37% per azione rispetto alla previsione. E il rischio di usare la mano dura per impedire lo sblocco dei telefonini sarebbe invece quello di compromettere le vendite.
iPhone: già sbloccati un quarto degli apparecchi venduti

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