Le autorità delle telecomunicazioni dell’Ecuador e i rappresentanti dei due principali operatori di telefonia cellulare (Porta e Movistar) hanno cominciato le discussioni per il rinnovo delle concessioni governative, dopo l’avvertimento del presidente della repubblica Rafael Correa sulla necessità di un pagamento. In particolare Correa ha segnalato che a suo avviso Movistar e Porta dovranno pagare ognuna 350 milioni di dollari per le concessioni o dovranno abbandonare il business. Il sottosegretario ecuadoriano alle Telecomunicazioni, Jaime Guerrero, ha annunciato per oggi la prima riunione con i responsabili di Porta, anche se non è voluto entrare nei particolari di quanto debbano pagare esattamente le due compagnie per ottenere il rinnovo della concessione. Per quanto riguarda il costo del minuto di collegamento, il capo dello Stato ha assicurato che in base a uno studio realizzato di recente, esso dovrebbe non essere superiore a 0,22 centesimi di dollaro, ossia meno della metà di quello attualmente praticato. Secondo Roberto Aspiazu, presidente della Associazione delle imprese di telecomunicazioni (Asetel), il settore della telefonia mobile genera annualmente 2.500 milioni di dollari, ossia un 6% del Prodotto interno lordo (Pil) ecuadoriano.
Ecuador, Correa pone condizioni a operatori

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