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22 Febbraio 2008 | Economia

Greenpeace pensa ai rifiuti elettronici

Rimane sconosciuto ancora oggi il destino di vaste quantità di rifiuti elettronici. È la denuncia di Greenpeace contenuta nel rapporto “Toxic-Tech: non nel nostro cortile”. Nonostante la presenza di tanti vecchi prodotti elettronici in garage e soffitte, molti di essi finiscono in inceneritori e discariche o vengono esportati, spesso illegalmente, nei paesi in via di sviluppo. È il caso dell’Africa, dove i rifiuti elettronici vengono smaltiti a terra, e dell’Asia dove finiscono in rudimentali impianti di riciclaggio. Anche nella stessa Unione Europea non c’è un’informazione precisa su dove va a finire piu’ del 75% dei rifiuti elettronici prodotti. Negli Stati Uniti questa percentuale potrebbe essere ancora maggiore superando punte dell’80% visto che una quota dei rifiuti recuperati viene esportata.

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