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1 Aprile 2008 | Innovazione

Dall’Inghilterra arriva la fobia di rimanere senza cellulare

Che il telefono cellulare fosse diventato un accessorio irrinunciabile per la quotidianità della maggior parte della popolazione è cosa detta e ridetta, che la sua assenza possa causare addirittura una fobia certificata è la novità introdotta da una ricerca di Yougov, commissionata dal dipartimento per la telefonia delle Poste britannico.  “Nomofobia”( abbreviazione di no mobile), questo il nome del senso di panico che colpisce gli utenti che hanno dimenticato a casa il cellulare, che sono rimasti senza batteria o che si trovano in una zona dove non prende.  Nel Regno Unito è il 53% dei possessori del diabolico oggetto a rischiare un attacco d’ansia in sua assenza . La sindrome colpisce più gli uomini (58%) che le donne (48%).   Oltre il 20% dei 2.163 interpellati dice di non spegnere mai il telefono , e uno su dieci ha detto che il proprio lavoro obbliga a essere sempre raggiungibili. Tuttavia, per il 55% l’urgenza di avere il cellulare sempre acceso e al proprio fianco è legata all’essere sempre in contatto con amici e familiari. Per il 9%, infine, spegnere il telefono portatile fa precipitare in uno stato di profonda ansia.  “Tutti siamo abituati allo stress della vita quotidiana, provocato da eventi come i traslochi, le separazioni, l’organizzazione della cena di Natale in famiglia”, ha affermato Stewart Fox-Mills, capo della sezione telefonia del Post Office, “Ma la perdita di contatto con il cellulare sembra essere il contributo del ventunesimo secolo alle nostre vite già frenetiche. Restare senza telefono ed essere colti dal panico sembra essere un sintomo della nostra cultura, in cui dobbiamo essere raggiungibili 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana”.

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