Internet, le chat, l’uso del cellulare, hanno profondamente modificato il modo di interagire e soprattutto il linguaggio giovanile introducendo un moderno stile di scrittura, una sorta di ‘codice cifrato’, composto da numeri e abbreviazioni. Sui display di pc e cellulari leggiamo parole come ‘c6, xkè, nn’. Il linguaggio del nuovo millennio è guardato con sospetto, tuttavia è risultato essere molto più accurato di quello orale. A dirlo è stata una ricerca svolta dalla linguista Sali Tagliamonte in collaborazione con Derek Denis dell’ università di Toronto che ha dimostrato che la comunicazione istantanea (di cui fanno parte messenger e chat applicate al pc o al telefonino) ha la capacità di rinforzare le attitudini linguistiche dei giovani, che amano sfoggiare le proprie conoscenze quando interagiscono con gli amici in chat. Le esperte hanno analizzato milioni di parole scritte in chat da giovani tra i 15 ed i 20 anni e altrettante parole scambiate oralmente: nelle chat i giovani comunicano con molta più accuratezza che nel linguaggio verbale. Genitori e professori possono stare tranquilli: non è vero che il messaggio istantaneo danneggia la nostra lingua.
Chat e sms: il nuovo linguaggio giovanile

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