Trema sempre di più la pubblicità televisiva. Non in Italia ovviamente. È in Francia che gli spot tv all’interno dei programmi della rete pubblica avranno vita breve per volere del presidente della Repubblica transalpina Nicolas Sarkozy. L’abolizione definitiva degli spot è prevista per il 2012, ma già da settembre le reclame spariranno dopo le 20. A chi spetterà trovare i soldi normalmente garantiti dagli investimenti pubblicitari? Sarkozy ha spiegato che sarà applicata una tassa ai fornitori di internet e agli operatori di telecomunicazioni per finanziare la riforma. Nel dettaglio, la commissione Copé suggerisce di tassare dello 0,5% il loro fatturato, circa 42 miliardi di euro l’anno, ma Sarkozy sembra intenzionato a calcare ulteriormente la mano e a varare una tassa dello 0,8-0,9%, incassando circa 378 milioni di euro. La reazione di opposizione e stampa non è stata delle più tenere, Sarkozy è stato accusato di voler stringere i controlli nei confronti della tv pubblica.
Francia: Nicolas Sarkozy dà un taglio netto alla pubblicità

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