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14 Luglio 2008 | Economia

Yahoo! dice ancora no

“Prendere o lasciare” ha detto Microsoft. E Yahoo! ha lasciato, per la seconda volta. Il colosso di Redmond “ha rinnovato una precedente offerta” per la divisione di ricerca su internet di Yahoo! e la proposta è stata respinta, facendo segnare il secondo pesante rifiuto alle avances di Microsoft. ” E’ assurdo e ridicolo pensare che il nostro consiglio di amministrazione avrebbe potuto accettare un’offerta di questo genere “, ha detto in una nota il presidente di Yahoo Roy Bostock. “Comportamenti così imprevedibili sono quello che ci si può aspettare da Microsoft, ma non va confuso con gli interessi dei nostri azionisti”. Yahoo aveva inizialmente provato a tenere aperta la trattativa, dicendosi disposta a valutare la vendita totale della società per 47,5 miliardi di dollari, o 33 dollari per azione, ovvero la cifra che Microsoft aveva inizialmente offerto, salvo poi ritirare la proposta quando l’amministratore delegato di Yahoo Jerry Yang ha chiesto di alzare la posta ad almeno 37 dollari per azione. Microsoft si sarebbe invece rifiutata di riprendere in considerazione questa possibilità, irrigidendosi sulla nuova proposta, scatenando l’ira di Bostock. “E’ del tutto assurdo e insensato che si siano rifiutati di portare avanti la trattativa con l’attuale consiglio di amministrazione”, ha detto il presidente di Yahoo. I termini finanziari dell’offerta congiunta di Microsoft e Icahn non sono stati rivelati. A Microsoft sarebbe andato il search business, mentre a Carl Icahn il controllo del board per decidere cosa fare della restante Yahoo!. Google da parte sua, legato alla web company con un’intesa sulla pubblicità, ha ribadito che se Yahoo! resta indipendente è meglio per tutti . Lo ha confermato il Ceo della BigG Eric Schmidt alla conferenza Allen & Co media della Silicon Valley. L’alleanza fra i due colossi del web dovrebbe fruttare fra i 250-450 milioni di dollari di cashflow nel primo anno, fino a 850 milioni di dollari all’anno, una volta a regime.  

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