Il progetto di banda larga mobile proposto dal governo si basa sullo sfruttamento delle frequenze attualmente occupate dalle televisioni locali, ben disposte a cedere lo spazio dell’etere necessario per lo sviluppo delle connessioni web mobili, purché vengano pagate adeguatamente. Questione di cassa, insomma: i canali locali chiedono 480 milioni di euro di indennizzo , invece dei 240 previsti dalla Legge di stabilità. Lo scontro è aperto.
Banda larga mobile, la grana delle frequenze

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