Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

16 Settembre 2008 | Economia

It: Italia scivola al 25esimo posto

L’Italia è al 25esimo posto nell’indice globale di competitività IT del 2008 elaborato dall’Economist Intelligence Unit, la divisione di business information dell’Economist Group (editore della rivista Economist), in ulteriore peggioramento rispetto al 23esimo posto dell’anno scorso. La classifica delle economie che offrono all’Information technology un ambiente di sviluppo più favorevole, descritta nel rapporto “How technology sectors grow: benchmarking IT industry competitiveness 2008”, è stata commissionata all’Eiu dalla Business Software Alliance, l’organizzazione internazionale che raggruppa aziende informatiche come Apple e Microsoft e che si occupa di promozione della cultura informatica e di lotta alla pirateria. Secondo lo studio, nella classifica, che vede al primo posto gli Usa, l’Italia è 25esima ben dietro altri paesi europei come Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna. Per quanto riguarda l’ambiente economico complessivo, il Belpaese, come nel 2007, si piazza 36esimo a livello globale . “Le riforme introdotte dai primi anni 90 in poi hanno ridotto i rischi operativi, ma si tratta di misure non strutturali e diluite, e permangono aree di debolezza come l’efficacia governativa, il funzionamento del mercato del lavoro, l’incertezza legale e normativa e la mancanza di competitività nei servizi”, denuncia il rapporto. In Italia ogni 100 abitanti ci sono 37 computer, 18 connessioni a banda larga e 54 connessioni alla rete , ben al di sotto degli standard europei. Anche il commercio elettronico è molto poco sviluppato, secondo lo studio. Quanto al capitale umano, l’Italia è 17esima, due posizioni più avanti rispetto al 2007 . Sono 700.000, secondo lo studio, i lavoratori del comparto IT, un numero molto basso se rapportato alla popolazione. Per ricerca e sviluppo, il governo ha speso 55 dollari ogni 100 persone, troppo poco, secondo lo studio, piazzandosi così settimi per spesa in Europa e 24esimi nel mondo. Quanto al quadro normativo di riferimento, nonostante il livello di protezione della proprietà intellettuale sia buono, il tasso di pirateria e contraffazione è tra i più alti dell’Europa occidentale. “E’ assai difficile che una nazione possa sperare di costruire un solido settore IT senza contare su altrettanto solide basi date dall’ambiente legale ed economico complessivo, dai bacini di risorse umane specializzate, dal sostegno offerto all’innovazione, e infine al pervasivo impiego della tecnologia in tutti gli aspetti della vita sociale”, spiega Denis McCauley, direttore Global Technology Research dell’Eiu. L’indice copre 66 paesi e si basa su sei indicatori : l’ambiente economico complessivo, lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, la disponibilità di capitale umano qualificato, la normativa sul copyright, lo stato di ricerca e sviluppo e il supporto allo sviluppo del comparto IT. In cima alla lista di quest’anno, a dispetto dei problemi economici che stanno attraversando, ci sono con 74,6 punti gli Stati Uniti, che il rapporto definisce “un’incubatrice di start-up high-tech e di innovazione tecnologica” e “catalizzatori di talenti”. La distanza che li separa dagli altri paesi però, avvisa il rapporto, si sta assottigliando, e Asia ed Europa si stanno facendo sempre più competitive. Al secondo posto della classifica, con 69,2 punti, si trova la giovane economia taiwanese , che vi è arrivata anche grazie agli alti livelli di ricerca e sviluppo e ad un capitale umano molto qualificato. Tra le economie europee, buon posizionamento per Regno Unito (67,2 punti), Svezia (66) e Danimarca (65,2) , tutti paesi che secondo il rapporto hanno un ambiente economico aperto , infrastrutture ben sviluppate e una forte protezione della proprietà intellettuale, rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto. Seguono, dal sesto al 24esimo posto , Canada, Australia, Corea del Sud, Singapore, Olanda, Svizzera, Giappone, Finlandia, Norvegia. Irlanda, Israele, Nuova Zelanda, Austria, Germania, Francia, Hong Kong, Belgio, Spagna ed Estonia.  

Guarda anche:

mantas-hesthaven-trasferimenti-unsplash

Fuga dall’Italia, record nel 2024

Gli Italiani residenti all’estero hanno raggiunto quota 6 milioni e 400 mila, superando gli stranieri che vivono stabilmente in Italia Nel 2024 l’emigrazione italiana ha raggiunto un nuovo massimo,...
spencer-davis-roma-unsplash

Le due capitali d’Italia nella top five di Euromonitor

Roma al quarto posto e Milano al quinto del Top 100 City Destinations Index 2025 Nel Top 100 City Destinations Index 2025, la classifica internazionale stilata ogni anno da Euromonitor...
simon-godfrey-agricoltura-unsplash

In Italia l’Agricoltura vale il 15% del PIL

Lo dice il rapporto ISMEA, secondo cui il settore primario genera un valore aggiunto di 44,4 miliardi L’economia agricola e agroalimentare italiana continua a rappresentare una delle colonne...