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24 Settembre 2008 | Economia

Ue approva piano Reding: dal 1° sms a 11 centesimi

Le speranze degli utenti di telefonia mobile, affidate all’iniziativa e alla convizione del commissario europeo delle Telecomunicazioni Viviane Reding, si stanno avverando: l’Unione europea ha approvato il piano che prevede il taglio delle tariffe applicate ai telefoni cellulari in roaming, con particolare attenzione al costo degli sms. Si attende ora l’approvazione del Parlamento e del Consiglio ma il primo passo è fatto: a partire dal 1° luglio 2009 il tetto massimo per mandare un messaggio al di fuori dei confini nazionali sarà di 11 centesimi (+ Iva). L’equazione è semplice, si tratta del 60% in meno di quanto speso la scorsa estate dai cittadini dell’Unione per dialogare gli uni con gli altri. Viviane Reding ha assicurato di aver già ottenuto l’approvazione informale degli Stati Membri e il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, si è soddisfatto del risultato: “È giunto il momento di dimostrare che esiste davvero un mercato unico delle telecomunicazioni , grazie al quale i consumatori possono utilizzare il cellulare in tutti e 27 gli Stati membri senza essere penalizzati quando attraversano una frontiera” . Non sono solo gli sms a beneficiare dell’iniziativa della lussemburghese Viviane Reding, e della commissaria per la Difesa dei consumatori, la bulgara Meglena Kuneva . Innanzitutto gli utenti all’estero dovranno ricevere un messaggio automatico con le tariffe di trasmissione dati in roaming del Paese in cui si trovano. Dall’estate 2010  dovrà essere specificato in anticipo l’importo massimo del costo della trasmissione dati effettuata in roaming. Sarà fissato poi un ‘limite di salvaguardia’ delle tariffe all’ingrosso a un euro per megabyte. Per ciò che concerne le chiamate sarà applicato un obbligo di tariffazione in base ai secondi dal 31esimo secondo di conversazione per le chiamate in roaming e fissato un tetto massimo per le chiamate vocali in roaming fino al 2013. Il costo massimo per una chiamata vocale in roaming è stato fissato a 43 centesimi di euro al minuto il 30 agosto, e nel giro di un anno dovrebbe scendere ulteriormente. “L’obiettivo è evitare che gli operatori più grossi sfruttino la loro posizione di vantaggio per scalzare dal mercato quelli più piccoli” ha spiegato Viviane Reding. ” L’Europa – ha aggiunto Kuneva – non dovrebbe più tollerare pratiche in cui gli operatori addebitano agli utenti servizi che non forniscono “. Si tratta dei cosiddetti ” oneri nascosti “, quelli che gravano sulla bolletta telefonica e a causa dei quali ” i consumatori sono fatturati in media del 24% in più per le chiamate effettuate dal cellulare quando si trovano all’estero “.

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