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7 Ottobre 2008 | Attualità

Ho scritto t’amo sulla sabbia, o via mail

I contenuti delle mail spesso non sono sinceri. Ad affermarlo è un team di ricercatori americani che ha portato avanti una ricerca sulla facilità con cui si mente nelle mail, intitolata Essere sinceri online.  Secondo gli studiosi, chi scrive una mail tende a dire il doppio delle bugie, rispetto a chi scrive a mano. A sostenerlo sono Liuba Belkin della Lehigh University in Pennsylvania, Terri Kurtzberg della Rutgers University, New Jersey, e Charles Naquin della DePaul University, Chicago. Si sa che mentire davanti a uno schermo è molto più facile che di persona, ma ora questo assunto è dimostrato scientificamente. Nella prima parte della ricerca gli studiosi si sono concentrati  sul  comportamento di quarantotto studenti universitari, ai quali è stato chiesto di spartire con una persona immaginaria una somma di denaro pari a 89 dollari. A due condizioni però: solo gli studenti conoscono la somma da dividere, mentre la persona che deve ricevere il denaro sa solo che la somma si aggira tra i 5 e i 100 dollari. Inoltre l’altro sa di dover accettare obbligatoriamente l’offerta che lo studente gli propone, senza poter contrattare. Insomma, per chi scrive è la situazione migliore per mentire senza rischiare nulla. La ricerca è incentrata sui mezzi di comunicazione , per cui agli studenti sono state date due possibilità per informare l’altro: l’email o le più tradizionali carta e penna. Il 92% degli studenti che ha scelto di utilizzare la posta elettronica ha mentito , mentre solo il 64% di chi ha utilizzato la carta lo ha fatto.  Non solo mentono meno coloro che usano carta e penna, ma dicono anche bugie più piccole. Chi ha scritto a mano è stato più generoso e ha concesso all’altro una somma maggiore di quella disposta via mail dagli altri studenti bugiardi. Il team di ricercatori ha trovato un’ulteriore conferma dei risultati ottenuti, attraverso una seconda indagine condotta su 69 studenti universitari. La situazione creata era la stessa, ma questa volta la somma era da dividere con un conoscente. I risultati hanno dimostrato che via mail si mente anche a chi si conosce, ma meno. Secondo i ricercatori, la differenza di comportamento in base al mezzo di comunicazione, è da attribuire al fatto che la parola scritta rimane ed è percepita come più ufficiale, rispetto alle mail. ” Siamo rimasti stupiti non tanto dal fatto che chi ha scelto l’email mentisse – ha spiegato Liuba Belkin – ma soprattutto dal tasso maggiore di menzogna rispetto a chi ha scritto con carta e penna “. Le conclusioni tratte dagli studiosi, seminano preoccupazione negli ambienti di lavoro, in cui si comunica sempre di più in modo indiretto attraverso la posta elettronica. ” La posta elettronica evita di mostrare qualsiasi tipo di segnale comportamentale o non verbale che il nostro corpo potrebbe emettere durante una conversazione verbale, ma anche nell’ambito di una lettera scritta a mano, e favorisce quindi comportamenti ingannevoli che difficilmente possono essere scovati “, hanno concluso gli studiosi.

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