Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

14 Ottobre 2008 | Innovazione

Dal Giappone arriva l’orchestra di cellulari

Per suonare gli strumenti di un’orchestra bastano le dita di una mano. La trovata si deve al produttore di videogiochi Taito che, insieme al principale operatore di telefonia mobile giapponese NTT DoCoMo, ha lanciato un software che permette agli utenti di suonare tutti gli strumenti di un’orchestra premendo le dita su un sensore. Il programma si chiama Chokkan Classic e permtte di selezionare gli strumenti da utilizzare e impostare le melodie da suonare. Per attivare il suono, basta sfregare o muovere le dita davanti al sensore a infrarossi del telefono , che può anche essere sincronizzato con cellulari di utenti diversi, permettendo di suonare come in un’orchestra vera. Un “musicista” di Taito, che si fa chiamare “Tricky”, ha diretto la “Serenata in sol maggiore” di Mozart al recente Tokyo Game Show, ammirato da spettatori increduli. “I l suono viene emesso quando il sensore del cellulare cattura i movimenti “, ha spiegato Tricky. ” Se interrompi il movimento, mettiamo che stia suonando il flauto, allora il flauto smette di suonare “.

Guarda anche:

Il segreto della vita svelato in Italia: da Padova e Torino il modello che riscrive la storia dell’embrione

C’è un pezzo di futuro che parla italiano sulle pagine di Nature Cell Biology, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo. Una scoperta che segna un punto di svolta nella comprensione di...

Teletrasporto quantistico tra laboratori romani: verso l’internet del futuro

Un importante passo avanti nella comunicazione del futuro è stato raggiunto a Roma, presso l’Università La Sapienza, con il primo teletrasporto quantistico di informazioni tra due laboratori della...

Dagli scarti dell’Etna alle stampanti 3D

La cenere vulcanica dell’Etna può trasformarsi in inchiostro per stampante 3D. E’ quanto dimostra uno studio presentato al recente Congresso congiunto SIMP-SGI (Società Italiana di Mineralogia e...