Ieri al Festival Internazionale del Film di Roma è stata la giornata del cantautore genovese Fabrizio De André, ricordato con due pellicole: il documentario effedià – Sulla mia cattiva strada di Teresa Marchesi, prodotto da Dori Grezzi e Amore che vieni, Amore che vai, film di Daniele Costantini, tratto dal romanzo scritto da Faber e Alesandro Gennari, intitolato Un destino ridicolo ed edito da Einaudi. Amore che vieni, amore che vai racconta il mondo poetico e la Genova vissuta da De André, in cui si rivedono le storie raccontate in Bocca di rosa, Via del campo, La città vecchia e Amore che vieni, amore che vai. Non è un film biografico, ma un ritratto del capoluogo ligure di quando l’artista era poco più che ventitreenne e si affacciava sulla scena musicale e politica. Ha raccolto molti consensi il documentario della Marchesi effedià, che contiene tre inediti, musica e immagini in cui De André, a quasi 10 anni dalla sua scomparsa, racconta se stesso. La regista ebbe modo di intervistare in cantautore per Rai-Tv e da allora ha continuato a seguirlo. L’affetto e l’ammirazione per De Andrè si percepiscono attraverso al pellicola, il cui protagonista indiscusso è proprio l’artista. La Marchesi ha svolto una ricerca archivistica di tutto rispetto, ripescando filmati poco noti al pubblico, come quello in bianco e nero in cui Faber, così lo chiamano i colleghi, indossa giacca e cravatta bianca. A catalizzare l’attenzione del pubblico e dei giornalisti, è stata la schermaglia tra Dori Ghezzi, compagna di vita di De André, e Costantini, dopo che lei ha pronunciato un giudizio negativo sul film Amore che vieni, Amore che vai. Costantini ha ribatutto, lanciando un’accusa alla Ghezzi: “Il suo giudizio mi lascia non dico indifferente, ma quasi – ha detto il cineasta – Sono affari suoi cosa pensa del film. Non penso lei sia l’autorità assoluta per decidere cosa fare e cosa no. Ha avuto occasione per parlare con me delle sue riserve, dato che ha letto la sceneggiatura e ha visto il film un paio di volte. Ma non mi ha mai detto niente”. Secondo la compagna del cantautore, Costantini avrebbe dovuto tener conto della sceneggiatura abbozzata nel 1998 dallo stesso De André. “Quando le ho espresso la mia intenzione di chiedere a Nicola Piovani di curare le musiche del film, lei era assolutamente d’accordo e penso si siano anche parlati”, queste le parole di difesa del regista. Amore che vieni, amore che vai sarà nelle sale cinematografiche italiane dal 14 novembre, mentre effedia non è destinato al grande schermo e sarà distribuito in dvd.
Film su De André al Festival di Roma: la Ghezzi stronca la pellicola di Costantini

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