Ieri sera sulle televisioni americane è andato in onda il primo messaggio a reti unificate di Barack Obama. Il candidato democratico in corsa per la presidenza ha dichiarato di voler ricostruire la classe media e di puntare a rivitalizzare il sogno americano. Da uno studio simile a un salotto di provincia, appoggiandosi alla scrivania e con la bandiera alle spalle, ha parlato alla nazione e ai futuri elettori. Il messaggio è durato 30 minuti ed è stato trasmesso da sette canali nazionali. La regia è stata curata da Davis Guggenheim, figlio del documentarista ufficiale della campagna di Robert Kennedy e autore insieme ad Al Gore del documentario premio Oscar sul riscaldamento globale. Il titolo scelto per il mega spot che corona la campagna elettorale del democratico, è stato Barack Obama: American Stories. Il filmato ha raccontato la vita del candidato e quella di quattro famiglie messe in ginocchio dalla crisi americana. La voce narrante del democratico ha descritto le condizioni delle famiglie riprese. Obama ha detto: “Sono decenni che parliamo degli stessi problemi. Negli ultimi venti mesi ho girato in lungo e in largo il Paese, Michelle e io abbiamo incontrato tanti americani che vogliono un cambiamento concreto e duraturo che faccia una differenza nella loro vita “. Infine ha parlato di sua madre, Ann Dunham, e delle difficoltà che ha avuto per combattere contemporaneamente contro il tumore che l’ha uccisa e l’assicurazione sanitaria che non voleva pagarle le cure. A conclusione del filmato, c’è stato un collegamento in diretta con una cittadina della Florida dal nome denso di significato, Sunrise (alba), dove Obama stava terminando il suo comizio. E’ la prima volta che un candidato compie un’offensiva mediatica di questa portata. Obama ha potuto destinare una somma così grande all’acquisto dello spazio televisivo, perché la sua raccolta fondi ha superato la cifra stratosferica di 600 milioni di dollari. Sempre grazie a queste entrate, nelle ultime tre settimane ha aumentato il passaggio in televisione dei suoi spot: ne ha trasmessi 140 mila, che messi uno dietro l’altro occuperebbero 53 giorni. Per rispondere alla visibilità del candidato democratico, McCain ha sfruttato la tribuna che la Cnn gli ha offerto nella trasmissione di Larry King . Il repubblicano ha accusato il suo avversario di voler alzare le tasse e di non avere le competenze necessarie per difendere gli Stati Uniti dalla minaccia del terrorismo.
Ieri maxi spot per Obama su sette canali, McCain risponde dalla CNN

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