Nonostante il clima ostile che lo circonda Riccardo Villari sembra avere tutte le intenzioni di avviare i lavori della Vigilanza. Incurante dei ripetuti appelli alle dimissioni, che per una volta hanno visto concordi sia i rappresentanti della maggioranza che quelli dell’ opposizione, il neo-eletto presidente della Vigilanza Rai ha convocato ieri alle ore 14 l’ufficio di presidenza. Erano presenti il Pdl che lo ha sempre sostenuto, la Lega e Roberto Rao dell’Udc che ha voluto rinnovare l’appello alle dimissioni, mentre era assente come previsto il Pd. Villari, dopo aver varato il suo primo atto formale approvando il regolamento sulla par condicio per le elezioni in Abruzzo, ha elencato le priorità degli argomenti in agenda : l’audizione di Claudio Petruccioli e di Claudio Cappon riguardo alla crisi e l’audizione dei direttori di reti e testati; il question time in commissione; l’approvazione di un atto riguardante i diritto di rettifica e replica; le missioni dei centri Rai per Torino, Milano e Napoli; la relazione annuale del Parlamento. Il presidente della Vigilanza ha inoltre espresso la speranza che tutte le parti siano presenti in futuro affinché i lavori si svolgano nel migliore dei modi. Il Pd non sembra voler accogliere tale invito e ribadisce attraverso una lettera scritta al Corriere della Sera la sua volontà di nominare Zavoli. Forte dell’appoggio del Pdl e del fatto che il governo non si pronunci sulla vicenda, Villari dichiara di voler presentare ricorso contro l’esclusione dal gruppo Pd al Senato.
Vigilanza Rai: Villari inaugura l’agenda

Guarda anche: