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9 Dicembre 2008 | Attualità

Obama e la Commissione ciber-sicurezza contro le insidie del web

                      Un consiglio della sicurezza cibernetica sta lavorando in Casa Bianca per proteggere i pc dalle intrusioni degli hackers. Nella Commissione sono presenti anche Dan Chernok e Bruce McConnell (esperti in elettronica) e Paul Kurtz (ex componente della presidenza Clinton). Che siano appartenenti a servizi di intelligence e militari stranieri, o a semplici gruppi criminali, gli hackers sono pericolosi per la Casa Bianca: “ Oltre agli hackers, noi dobbiamo proteggere i computer dai mafiosi, dai ladri, e dagli 007 cibernetici dei paesi a noi ostili , che rappresentano la minaccia più grave alla nostra comunicazione ” ha dichiarato al riguardo James Locks, ricercatore del Centro studi internazionali e strategici di Washington (Security cyberspace for the 44th presidency), che sottolinea così la necessità di maggiore sicurezza per proteggere i segreti di Stato. La Commissione suggerisce a Obama una linea molto diretta e chiara al riguardo: informare sia i paesi alleati che quelli ostili sulle conseguenze a cui potrebbero andare in contro in caso non rispettassero i limiti sanciti dalla Commissione di sicurezza cibernetica . Inoltre, come affermato dall’ex del Ministero della sicurezza nazionale Jerry Dixon, bisognerebbe anche spingersi oltre sul tema della privacy e della sicurezza online per i civili, che sono stati spesso ingannati e truffati da pirati informatici. “ Ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di essere online, e quando sarò presidente, ogni bambino avrà questa opportunità, con questo consolideremo la competitività degli Stati Uniti nel mondo…per aiutare i nostri bambini a competere nell’economia del 21esimo secolo, dobbiamo mandarli in scuole del 21esimo secolo ”, aveva dichiarato il presidente Obama che conosce bene internet ed i suoi canali di comunicazione ( scelse YouTube per il suo primo discorso, ed è ad oggi il nome più cliccato su internet insieme a Britney Spears). Esprimersi ed informarsi liberamente, in sessioni online sicure, sembra essere un punto essenziale nel nuovo programma presidenziale. “ E’ inaccettabile che gli Stati Uniti si posizionino al 15esimo posto nell’utilizzo della banda larga , proprio qui nel paese che ha inventato internet ” ha infatti dichiarato Barack Obama che intende far diventare la comunicazione in rete un bene inalienabile di tutti i cittadini. Rendere i cittadini più liberi di comunicare non è l’unico scopo del neo eletto presidente, che confida nella capacità di internet di far girare l’economia anche in un momento di crisi come quello che sta affliggendo gli Stati uniti in questi mesi. Internet è stato per le elezioni di Obama un alleato molto forte, e siamo certi che il neo presidente prenderà tutte le precauzioni necessario per proteggere se stesso quale rappresentante della Casa Bianca e i cittadini americani dagli hackers in internet. Intanto la Open Internet Coalition (un insieme di aziende ed associazioni che si battono per i netizer e che includono nomi come Google e Free Press, PayPal e Publick Knowledge), sta già chiedendo ad Obama che la neutralità online venga tutelata.  

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