Il governo indiano ha confermato che Satyam, il quarto gruppo informatico del paese, troverà presto un acquirente. Ibm, che aveva già manifestato un certo interesse per il suo concorrente, sarebbe interessata all’acquisto che, qualora avvenisse, comprenderebbe il rispetto delle regole di sicurezza imposte dall’India. Ricordiamo che nel mese di gennaio alcuni fatti hanno destabilizzato gli equilibri della società Satyam: i principali dirigenti dei servizi informatici dimissionarono in seguito all’accusa che li vedeva coinvolti in reati di falsi contabili e frode per manipolazioni che ammontavano a 1 miliardo di dollari. Il governo indiano riorganizzò in poco tempo un nuovo consiglio amministrativo, intanto i valori in borsa della società scendevano a picco. Le sorti della Satyam dovrebbero ora essere risollevate dalla cessione del 51% del capitale in due diversi tempi : inizialmente il 31% di azioni, poi il 20% supplementare sotto forma di offerta pubblica d’acquisto. Ibm, che ha già 1/5 dei suoi dipendenti attivi sul territorio indiano, sarebbe l’acquirente prescelto che potrebbe in questo modo rafforzare la sua presenza in India. Altri pretendenti però sono in lista: il conglomerato indiano Larsen & Toubro (che già detiene una partecipazione del 12% di Satyam), Tech Mahindra, l’industriale Spice e il gruppo di investimenti Hinduja. Oggi Satyam ha un valore che si aggira intorno ai 500 milioni di dollari.
Ibm pensa di acquistare l’indiana Satyam?

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