Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri’, titola un’iniziativa legislativa proposta dall’onorevole Carlucci. La Carlucci ha pubblicato la proposta di legge ‘Pedofilia e Internet’ sul suo blog e l’ha commentata rispondendo alle critiche, circa l’incoerenza di ciò che la legge si propone di fare e di ciò che realmente è scritto nella proposta stessa, diffusesi in rete in questi giorni. La lotta alla pedofilia online e la tutela dei bambini vengono descritti come i punti fondamentali intorno ai quali si articola la proposta di legge. La propaganda però, poco sembra avere a che fare con la lotta alla pedofilia online, poiché leggendo il testo si comprende che la preoccupazione per la tutela dei diritti dell’industria audiovisiva e la volontà di sconfiggere la pirateria sul web sono i reali fulcri di interesse. Le polemiche sono molte: strumentalizzare la lotta a un fenomeno di tale gravità, per fare approvare una legge che mira a sconfiggere la pirateria online , ponendo un veto alle pubblicazioni anonime e coinvolgendo la responsabilità dei provider, è un modo scorretto di fare informazione. Se le informazioni fornite poi riguardano una legge, il caso appare ancora più grave. Questo il commento che compare sul blog dell’on. Carlucci: “ Non possiamo continuare a permettere che orchi travestiti da agnellini, sfruttando l’anonimato assicurato dalla rete, utilizzino internet per adescare giovani prede. Il caso del professionista di una cittadina vicino Napoli, arrestato ieri (24 febbraio 2009, NdA) con l’accusa di aver adescato una minorenne offrendo false generalità e fingendosi suo coetaneo, lo dimostra drammaticamente. Dietro nickname fantasiosi spesso si nascondono terribili pericoli per i nostri figli. Per questo ho presentato una proposta di legge che, implicando l’obbligo della tracciabilità di chi pubblica e di cosa viene pubblicato su internet, impedisca di fatto il ripetersi di casi analoghi ”, peccato che di tutto ciò non vi sia traccia nella proposta di legge presentata.
Legge Carlucci: si parla di pedofilia ma si vuole colpire il download pirata

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