Quando l’emittente statunitense The Cw ha annunciato la messa in onda dello spin-off della serie cult degli anni ‘90 Beverly Hills 90210 si è scatenato il panico in rete. La notizia dell’intervento di alcune delle vecchie glorie del telefilm originale ha reso il debutto Usa di 90210, questo il titolo della nuova serie, un vero e proprio evento in patria e fuori dai confini della stessa. La bolla è scoppiata lunedì scorso, quando Raidue ha trasmesso in Italia il primo episodio e ha raccolto a stento un milione e mezzo di telespettatori (6,58% di share) , perdendo per strada due potenziali fasce di pubblico: i nostaglici e gli adolescenti alla ricerca di un nuovo teen-drama di riferimento. Potrebbe non essere il prodotto, effettivamente debole se si esclude l’appeal del marchio, il colpevole dell’ (in)aspettato flop. La triste fine fatta da Gossip Girl su Italia 1, altro telefilm osannato online, lascia intravedere un futuro in cui le nuove generazioni preferiscono seguire le avventure delle loro icone altrove. Sembra non esserci più spazio in tv per fenomeni come Dawson’s Creek e, per tornare indietro di qualche anno, Happy Days. Questo sì che suscita un po’ di nostalgia.
Debutto in ombra per il nuovo Beverly Hills 90210. Perché?

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