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2 Ottobre 2009 | Attualità

Annozero, Santoro: il pubblico non vuole censure. Schifani: superato il limite

Puntuali, dopo la sbornia da oltre sette milioni di telespettatori, arriva il commento del padrone di casa del salotto più chiacchierato della tv: gli ascolti record di ieri di Annozero su Raidue stanno a significare che “i l pubblico non vuole censure “. ” Si è superato il limite della decenza “, è invece il parere di Schifani.  Con la puntata di Annozero in cui è stata ospite Patrizia D’Addario ” si è superato il limite della decenza” . E’ il commento del presidente del Senato, Renato Schifani , in visita alle truppe italiane in Afghanistan. ” Il servizio pubblico dovrebbe fare comunicazione nei limiti della decenza sopportabili dal Paese – ha detto Schifani – temo che questo limite sia stato superato da un po’ di tempo. Siamo nella palese indecenza”.  “V olendo non ci sarebbe nemmeno da farlo un commento, sono i dati che già di per sè parlano – ha invece affermato Michele Santoro-. L a convinzione che tutto sia legato al fatto che il pubblico non voglia censure lo si deduce non tanto dal risultato numerico, che è importantissimo, ma dalla permanenza altissima davanti alla televisione, che solitamente si riscontra per le partite di calcio. Ieri le persone si sono messe davanti alla tv con l’intenzione di restarci fino all’ultimo, e ciò dimostra il loro modo di sostenere che è questo tipo di televisione che vuole seguire” .  Infine una precisazione di Santoro circa l’affermazione con cui ha chiuso ieri sera la puntata: “Arrivederci a giovedì prossimo, non c’è due senza tre”. Il riferimento non era al fatto che sia intenzionato a dedicare una nuova puntata alla vicenda trattata nelle prime due occasioni ma “semplicemente volevo dire ‘noi siamo qui e ci vediamo ancora’ .   ——————————————————————————  La serata di ieri, in casa Rai, è stata decisamente movimentata. Prima Annozero , poi Porta a Porta, hanno fatto luce (ancora una volta) sull’affaire-escort. Alle 21.00 su Raidue, la coppia di escort Falcone-Montereale  racconta delle serate nella casa del presidente del Consiglio. Poco più di un’ora dopo, il nocciolo della trasmissione: in diretta da Bari, il collegamento con Patrizia D’Addario, la prostituta d’alto bordo che da mesi racconta della sua notte con Berlusconi (a magistrati e giornali stranieri). Ora anche la tv pubblica accoglie la verità della D’Addario, che dice di un “presidente molto affettuoso” ricorda la serie di ragazze attorno a Berlusconi e dice: “Sapeva che ero una escort” . Il sipario sulla trasmissione di Santoro, andata in onda nonostante la diffida dell’avvocato di Gianpaolo Tarantini e il parere contrario dell’Ufficio legale di Viale Mazzini (supportato dal direttore di Raiude Liofredi, uomo vicino al premier), cala praticamente qui. Giusto il tempo che le vignette di Vauro scorrano (troppo) velocemente e si chiami in fretta la fine del programma. Perché sulla rete ammiraglia comincia Porta a Porta, che dibatte (in diretta come per l’Abruzzo) proprio su Annozero: ‘Libertà o scandalo?’ si legge sullo schermo in studio, sopra un fermo immagine di Michele Santoro. Il conduttore di Raiuno fa le pulci al concorrente, ripropone stralci delle interviste passate su Raidue meno di mezz’ora prima, con sguardo severo e moralizzatore. In studio presenzia il mondo della politica nostrana: il ministro della Difesa La Russa, Donadi dell’Italia dei Valori e, transfuga ritardatario, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, vero protagonista (escort escluse) della giornata di ieri. Il giornalista è stato prima a rapporto da Berlusconi, dettosi “indignato” per la messa in onda di Annozero, poi ospite da Santoro e infine su Raiuno, per partecipare alla prima ‘contro-trasmissione’ della storia della televisione italiana. Nello zapping serale in casa Rai, a conti fatti, si è parlato poco di libertà di informazione e pluralismo, abbastanza delle abitudini discinte del presidente del Consiglio, quasi per niente della pessima situazione di Viale Mazzini. Lo scontro politico attorno alla tv di Stato è rimasto sotto traccia, evidente ma mai esplicato. Così come il silenzio sul contratto di collaborazione di Marco Travaglio, che ancora non è stato firmato.  

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