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9 Ottobre 2009 | Attualità

Domenica su Raitre torna Report

Dopo le polemiche, i fatti. O, meglio, le inchieste. Tornano i giornalisti di Report, che domenica, in prima serata su Raitre, inaugureranno una nuova stagione di approfondimenti e indagini su alcuni degli argomenti più scottanti dell’attualità Diciannove puntate che partiranno con il lungo servizio di Bernardo Iovene, dedicata a edilizia e burocrazia. Un sasso lanciato in uno stagno già smosso dalle tragedie del terremoto in Abruzzo e della frana di Messina: “La tragica attualità del disastro di Messina ci offre la possibilità di rispolverare una nostra inchiesta del 2005 – spiega la conduttrice Milena Gabanelli – realizzata in un periodo non di emergenza ma di normalità, che spiegava come sono state distribuite le risorse destinate dal ministero dell’Ambiente alla prevenzione” Negli appuntamenti successivi si affronteranno temi quali la concorrenza sleale in tempi di crisi, il segreto bancario, la sanità privata, l’economia del debito, il trasporto merci su rotaia, la social card. La Gabanelli, volto simbolo di Report, torna poi a parlare del problema della tutela legale , che la Rai aveva pensato di non garantire al suo gruppo di lavoro. Il problema sembra essersi risolto positivamente: “la questione è finalmente rientrata con la firma per la prima puntata – dice – Senza una copertura legale un programma come il nostro non potrebbe essere fatto. Quando si è paventata l’ipotesi di toglierla ho spiegato come lavoriamo e mi è stata data dal direttore generale Masi, davanti al responsabile dell’Ufficio Legale Rai, una parola che per me ha il valore di un contratto: la tutela è assicurata anche per le inchieste delle prossime puntate” Certo, le pressioni, politiche e non, per svilire il lavoro di una trasmissione d’inchiesta come quella della terza rete non mancano, anche se finora non si sono mai concretizzate in atti censori: “In tredici anni non sono mai stata censurata e non mi è stato mai impedito di trattare un argomento. Pressioni sì, tantissime” conferma la conduttrice, che però sottolinea come le condizione ‘precarie’ siano da sempre una delle forze propulsive del suo programma. “C’è chi si sente sicuro con il posto fisso, noi non l’abbiamo mai avuto e ormai ci siamo abituati” Giornalismo free-lance nel senso letterale del termine: libero di incidere.

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