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11 Novembre 2009 | Innovazione

Petizione parlamentare per la banda larga

Paolo Gentiloni (Pd) e Luca Barbareschi (Pdl) sono i primi firmatari della risoluzione parlamentare bipartisan che chiede al governo di sbloccare nella prossima riunione del Cipe gli 800 milioni per la banda larga. La risoluzione è stata sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari. Le prime firme sono quelle di Gentiloni e Meta del Pd, Barbareschi, Landolfi e Lorenzin del Pdl, Rao e Compagnoni dell’Udc, Montagnoli della Lega, Donadi dell’Idv e Bernardini della componente radicale nel Pd. “ L’accesso a Internet va ormai annoverato tra i servizi di natura ‘universale’, alla stregua di servizi come poste, luce o gas nel secolo scorso” , si legge nel testo della risoluzione che verrà presentata formalmente nella Commissione trasporti e telecomunicazioni della Camera. ” Nei prossimi anni non è immaginabile che ci siano delle comunità o delle persone prive della possibilità di connettersi alla rete. Questa esclusione, che ancora riguarda sei milioni di italiani e un terzo dei nostri comuni, non è più accettabile. La banda larga per tutti è inoltre indispensabile per arrivare a un vero e proprio ’switch off’ per alcuni servizi della Pubblica amministrazione. Gli investimenti per eliminare il divario digitale sono immediatamente attivabili e strategici per l’economia del futuro. Il governo aveva presentato nel mese di giugno un piano per l’eliminazione del digital divide entro il 2012 che prevede un finanziamento statale di 800 milioni – prosegue la risoluzione -. Tuttavia questo finanziamento non è stato ancora deliberato dal Cipe e nei giorni scorsi è stato annunciato il suo rinvio ‘a dopo la crisi’. Chiediamo al governo che la prossima riunione del Cipe deliberi il finanziamento previsto così da imprimere una decisa accelerazione all’obiettivo della banda larga per tutti entro il 2012″

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