La Commissione europea si rinnova e inizia un nuovo ciclo, che durerà un quinquiennio. Anni cruciali, questi, in cui l’Ue dovrà confrontarsi con gli interrogativi su riservatezza, diritto d’autore e possibili abusi da posizione dominante nei diversi mercati, mentre l’ambito delle telecomunicazioni è in rapido cambiamento. Non ci sarà più Viviane Reding a capo dell’Information Society continentale. Il commissario alle Tlc viene sostituito da Neelie Kroes e si sposterà alla Commissione Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza come vice presidente della commissione. Reding negli ultimi anni si era battuta per una separazione della rete nel settore, a favore della competizione, suscitando le ire degli operatori e delle società di gestione, oltre alle critiche di Kroes (contraria all’iniziativa che a suo dire disincentiverebbe gli investimenti). Il cambio di rotta è dunque sensibile, e si estende alla questione delle regolamentazioni: Reding proponeva norme più dettagliate, mentre Kroes sostiene un alleggerimento delle restrizioni sui diversi mercati. A Bruxelles si (ri)comincia.
Giro di poltrone a Bruxelles, il commissario Reding detronizzato

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