A poche ore dalla presentazione del nuovo dispositivo Apple , si affollano commenti a caldo, recensioni e valutazioni degli addetti al lavori. I numeri li ha dati Carolina Milanesi, research director mobile devices in Gartner, al Sole 24Ore : “La stima di Gartner va dai tre milioni di pezzi nel caso peggiore ai nove milioni nell’ipotesi migliore” . Milanesi ha anche confermato che il tablet andrà a inserirsi nel segmento di mercato dei netbook e, stando alle sue parole, metterà in seria difficoltà le vendite dei mini-laptop, soprattutto per una questione di prezzo (il modello base costa 499 dollari). E’ di parere diametralmente opposto chi, nonostante l’integrazione con iWork e la possibilità di aggiungere una tasiera fisica, non considera iPad un computer e lo vede conseguentemente penalizzato nei confronti nei netbook. L’altro grande rivale, Amazon con il suo Kindle, dovrà tenere d’occhio gli accordi che i più grandi editori Usa (Penguin di Pearson, HarperCollins di News Corp, Hachette Book Group di Lagardere e Simon & Schuster MacMillan di Cbs Corp) stanno siglando con Cupertino. Apple, da parte sua, dovrà fare i conti con la coraggiosa decisione di commercializzare gli e-book attraverso un canale diverso dagli altri (l’applicazione iBook) e in un formato non compatibile (ePub) con gli altri lettori. Ciò che in sostanza accade con iPod e iTunes e che ha concesso alla casa della Mela un dominio quasi incontrastato nel settore della musica digitale. Accadrà lo stesso con libri e giornali? I netbook subiranno davvero la concorrenza? Il tablet lanciato da Microsoft e Hp al Ces di Las Vegas reggerà l’onda d’urto? Ai consumatori, in primavera, l’ardua sentenza.
E’ iPad mania?

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