Brutta giornata per Google. Dopo la sentenza sfavorevole emessa dal tribunale di Milano, che ha condannato tre dirigenti del colosso del web per diffamazione e violazione della privacy, arriva l’indagine preliminare della Commissione europea. BigG è finito sotto la lente dell’esecutivo comunitario per presunta posizione dominante nel settore della ricerca online e della pubblicità sul web. L’indagine è arrivata in seguito a tre denunce depositate dal portale di comparazione prezzi britannico Foundem, dal motore di ricerca legale francese ejustice.fr. e dal sito di e-commerce di proprietà di Microsoft Ciao. L’accusa è diretta all’algoritmo di ricerca di Google, che penalizzerebbe i suddetti portali confinandoli alla fine della lista proposta agli utenti, e alle condizioni imposte agli investitori pubblicitari. ” Siamo sicuri che il nostro modo di operare non è in contrasto con l’interesse degli utenti e dei partner ed è in linea con le leggi europee “, ha commentato Google, che secondo i dati di comScore attira su di sé l’80% delle ricerche online degli europei.
Google nel mirino dell’Ue

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