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25 Agosto 2010 | Attualità

Rai, Clerici quanto mi costi?

Sono lontani i tempi in cui Fabrizio Del Noce preferiva Elisa Isoardi a una Antonella Clerici fresca di parto alla conduzione de La prova del cuoco. Da allora Antonellina ha contributo al successo di Ti lascio una canzone , ha presentato il Festival di Sanremo con risultati strabilianti e ha rimesso le mani sui suoi fornelli. Tutto questo ha un prezzo che, secondo alcuni, è troppo alto. La bionda presentatrice ha infatti chiesto a Mamma Rai due milioni di euro all’anno ottenendo, dopo una estenuante trattativa, la promessa di 1,8 milioni .   L’entità del contratto, che verrà perfezionato nei prossimi giorni, ha suscitato la reazione del consigliere Antonio Verro (Pdl) : ” Non ho gradito il tira e molla. L’azienda è stata molto aperta e ha spalancato le porte a La prova del cuoco. Dalla Clerici mi sarei aspettato maggiore riconoscenza e senso di responsabilità tenendo conto della difficile situazione economica che sta attraversando il servizio pubblico”.   Deluso anche Nino Rizzo Nervo (Pd) : “Mi sarei aspettato maggior collaborazione: il suo contratto è stato quello che ha creato le maggiori difficoltà. A un certo punto della trattativa mi sono anche domandato: ma se noi non lo rinnoviamo, la Clerici cosa fa la prossima stagione televisiva?” . Intende dire che non è indispensabile per la Rai?, ha chiesto a Rizzo Nervo il Corsera.  ” Il ragionamento vale per lei come per chiunque altro . Non dimentichiamo che con la Isoardi La prova del cuoco non ha diminuito ascolti o ricavi pubblicitari . La forza è del format e del marchio” . Perchè, quindi, è stato accettato l’accordo? “Perché si gioca sempre sulla difensiva per non perdere un’artista. Ma dobbiamo renderci conto che le aziende che fanno tv sono poche e hanno loro la maggior forza contrattuale. Dovremmo calmierare i cachet degli artisti che con le loro richieste non considerano il mercato” . Come mai esiste questa distorsione? “Perché non si rischia, appunto. Nemmeno sui nuovi volti, non si fa vivaio. Ma non dimentichiamo che uno come Bonolis è partito dalla tv dei ragazzi. Io avrei adottato la linea del contenimento dei costi complessivi, riconfermando tutti vecchi contratti ma decurtati del 15%. Anche a costo di perdere qualcuno”.

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